Forum Tharros. I tanti perché di una retrocessione: parla il capitano Riccardo Mele

Forum Tharros. I tanti perché di una retrocessione: parla il capitano Riccardo Mele

23 Maggio 2018 Off Di Redazione GuilcerSport
Prosegue il Forum di GuilcerSport che ospita gli interventi degli addetti ai lavori ai quali diamo la possibilità di analizzare la retrocessione della Tharros. Ospitiamo integralmente l’intervento che ci ha trasmesso il capitano e portiere della Tharros Riccardo Mele.

Penso che non si possa parlare di annata sfortunata. Credo che la fortuna o la sfortuna nel calcio siano due concetti relativi. I risultati non possono sicuramente derivare da una cosa o dall’altra e, sopratutto, penso che alla fine si compensino sempre. Errori ne sono stati commessi sicuramente tanti, da tutte le componenti societarie, dal presidente, ai dirigenti, e giù a cascata fino ai giocatori, me in primis in quanto capitano, perché evidentemente non sono stato in grado di trasmettere ai miei compagni l’amore per questa maglia.
Quando si retrocede è troppo facile dare il via al giochino delle colpe, ma credo che tutti dobbiamo prenderci la nostra bella fetta di responsabilità, umilmente e intelligentemente. Non serve assolutamente a nessuno scaricare su uno o sull’altro, anche perché sinceramente non si può tornare indietro, e il fallimento è sotto gli occhi di tutti.
Gli errori commessi durante l’anno sono stati veramente tanti, vuoi per inesperienza, vuoi per presunzione, o vuoi per sottovalutazione della categoria e degli aspetti necessari per portare avanti un campionato così difficile e impegnativo.
Una cosa però che ci tengo a sottolineare è che sono state dette e scritte tante, troppe cose sulla squadra e sul gruppo, ma praticamente tutte sono state solo frutto di fantasia e inutili tentativi di minare i rapporti fortissimi e sani fra di noi.
Una cosa poi che mi dispiace veramente tanto, e che ci tengo a puntualizzare, è che qualcuno abbia avuto la fervida immaginazione di criticare me, Princiotta, Forma, Gabriele Cossu, Zippo, Basciu, Nicola Sanna e qualcun altro, senza conoscerci a livello personale (e nemmeno sportivamente a quanto pare, visti i sacrifici indicibili fatti negli anni per questa maglia), e additandoci come la rovina della Tharros. Come persone che remavano contro la società, come coloro che hanno fatto fuori Ferraro o altri giocatori (tutte persone con cui ho tutt’ora un ottimo rapporto e che non mi hanno fatto mancare parole di conforto nei giorni scorsi), come coloro che volevano comandare all’interno della società, come coloro che andavano in giro a raccontare le questioni societarie e pagliacciate simili.
Solo chi ci conosce bene (tantissimi fortunatamente), sa cosa abbiamo dato negli anni per questa maglia, mangiando polvere in campi di periferia, sudando e sputando sangue per la maglia della Tharros; far passare me o i miei compagni, chiunque esso sia, per persone del genere, mi ha fatto davvero male, quasi più della retrocessione.
Una cosa però è sicura: Oristano merita molto di più di una Prima categoria, e tutti devono fare la propria parte, non solo a parole, ma mettendosi una mano sulla coscienza e dimostrando l’attaccamento per la maglia della Tharros, non solo quando c’è da salire sul carro dei vincitori, ma anche quando la situazione è delicata, e non di certo per lanciare le pietre agli sconfitti.

Riccardo Mele