Calcio Promozione A. Ad Arborea via anche “Zippo”. Peddoni: “Un fulmine a ciel sereno”

Calcio Promozione A. Ad Arborea via anche “Zippo”. Peddoni: “Un fulmine a ciel sereno”

6 Dicembre 2018 Off Di Redazione GuilcerSport
Anche l’attaccante Filippo “Zippo” Atzeni non farà più parte della rosa dell’  U.S. Arborea.
Lo afferma il direttore sportivo della società Gaspare Fogliana, che conferma le nostre indiscrezioni di ieri sugli arrivi dalla Macomerese di Pietro Ginesu, Bruno Frongia, Giorgio Ferraro, Stefano Murru e sulle partenze di Antonio Lai, Luca Peddoni e appunto Atzeni.
“Tutte scelte tecniche concordate con il nostro allenatore Firinu, spiega lo stesso Fogliana, per raggiungere l’obiettivo dei play off che rappresenta il traguardo minimo di questa stagione, dopo il quarto posto della scorsa annata.”
Ed intanto, Luca Peddoni, uno dei giocatori che non rientrano più nei piani dell’Arborea, evidenzia a GuilcerSport tutta la sua amarezza, per la fine del rapporto sportivo.

Come mai si è interrotta la tua avventura ad Arborea? 
È stato un fulmine a ciel sereno. Certo, gli ultimi risultati sicuramente non sono stati d’aiuto, ma non è stata una scelta mia considerando che ero stato tagliato a giugno e richiamato ad agosto perché non erano riusciti a trovare un altro attaccante. Quindi ho messo da parte l’ orgoglio e, venendo da 2 annate piene di soddisfazione, ho deciso di restare a dare una mano alla causa e mettere la mia esperienza al servizio di mister Firinu e company. Una squadra che ha subito notevoli cambiamenti rispetto agli altri anni, con l’innesto di tanti giovani molto bravi tra cui Sebastiano Musu, Marco Mureddu, Marco Ciccu, Filippo Fogliana, Alessandro Pivaccari, Francesco Sanna Cadoni, per il quale prospetto un grande futuro tra i pali. Tutti fuoriquota, ma come se fossero grandi. Poi i senior non hanno bisogno di presentazioni.

Il tuo giudizio sulla stagione sino a oggi? 
L’annata è partita sicuramente sopra ogni aspettativa. Grande inizio e primato per più di 1 mese e mezzo, due turni di Coppa passati, insomma, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, abbiamo fatto bene. Poi tra infortuni e squalifiche, abbiamo iniziato a zoppicare.
Cosa ti lascia questa esperienza? 
Che questo è il calcio, una parentesi della vita con le cose importanti che fortunatamente sono altre. Ad ogni modo lascio la squadra a 3 punti dai playoff e spero che le ambizioni della società e dell’ambiente vengano raggiunte.  Questa esperienza mi insegna tanto. Prima di far parte di un progetto in qualsiasi sport penso che sia necessario essere uomini, poi il resto vien da se.

Cosa farai ora? 
Non penso al mio futuro calcistico. Chi mi conosce bene sa cosa posso dare e se ha bisogno di me sa dove trovarmi.