Calcio 1a Categoria C. La salvezza della San Marco legata a un filo. Già in seconda Allai e Tonarese

Calcio 1a Categoria C. La salvezza della San Marco legata a un filo. Già in seconda Allai e Tonarese

15 Maggio 2018 Off Di Redazione GuilcerSport
Non bastano quattro reti. Ora la salvezza è appesa a un filo.
A Ruinas, i rossoneri vanno a giocarsi un vero e proprio spareggio salvezza, contro i padroni di casa che li precedevano di un punto in classifica. Ai ragazzi di mister Serra serviva una vittoria, dopo il ko interno contro la Paulese, per continuare a coltivare il sogno salvezza, conservando tra le mani il proprio destino.
All’esito di una gara rocambolesca, con quattro reti per parte, la San Marco fa ritorno in laguna con un pareggio, ben poca roba, considerato che oggi la salvezza dei rossoneri è nelle mani delle dirette concorrenti; un successo interno all’ultima giornata contro il Samugheo già salvo, infatti, potrebbe non essere sufficiente a garantire ai rossoneri neppure i play out. Ruinas e Nurri precedono di un punto la compagine lagunare e domenica prossima saranno impegnate, rispettivamente, a Tonara, contro i padroni di casa oramai retrocessi, e contro il Tramatza tra le mura amiche. La prima e indispensabile opzione sarà quella di vincere contro il Samugheo: un risultato diverso dalla vittoria, infatti, potrebbe vanificare eventuali incidenti di percorso delle due dirette concorrenti. In secondo luogo, si deve riporre incondizionata fiducia nella lealtà sportiva degli avversari, laddove anche squadre come Tonarese e Tramatza, che nulla hanno più da chiedere a questo torneo, così come farà il Samugheo a Cabras, giochino onorando il campionato, secondo le proprie possibilità e alla ricerca della vittoria, secondo i principi di correttezza e lealtà che sovraintendono allo sport.
Tuttavia, questi discorsi non avrebbero avuto ragione di essere se i rossoneri fossero riusciti a espugnare il campo di Ruinas. Privi di Chergia,  Loi, Pisci e Matta, scendono in campo col giusto piglio, quello della squadra che sa di giocarsi buona parte della stagione in centottanta minuti. Tra i pali, Chessa; davanti a lui, linea difensiva composta da Siccu, Piras, Sabatino e Atzori; sulla mediana, Perra, Graziani, Mastinu e Satta; davanti Orrù in coppia con Mele.
Lagunari subito pericolosi al primo minuto, con Mele bravo a servire Satta, il quale in buona posizione difetta nel controllo e viene anticipato da un difensore avversario. Passano due minuti ed è Satta a servire una palla a Orrù, il quale colpisce male di testa e la conclusione non ha l’esito sperato. Al sesto minuto, una buona palla smistata in area da Orrù; attraversa lo specchio della porta, ma sul secondo palo non ci sono giocatori rossoneri per concludere a rete. Rispondono i padroni di casa, sfruttando un’incredibile indecisione che ha per protagonisti Atzori e Chessa, con la palla che si insacca inesorabilmente in fondo alla rete per il vantaggio del Ruinas. La San Marco non accusa il colpo e torna alla carica. Al decimo, il traversone di Mastinu viene intercettato da Graziani che interviene in scivolata, ma la palla termina a lato, oltre la linea di fondo. Al dodicesimo, un punizione insidiosa per la San Marco viene deviata in corner, sulla cui battuta si crea un groviglio di gambe a ridosso dell’area piccola ed è Piras il più determinato e bravo a spingere in rete, la palla del momentaneo uno a uno. Passano dieci minuti e da un rilancio lungo, dal fondo, di Chessa nasce la rete del sorpasso rossonero. Il lungo rinvio del portiere viene intercettato al volo dall’accorrente Perra, il quale controlla e non ci pensa due volte a calciare a rete, con la giusta precisione e potenza da non lasciare scampo all’estremo difensore del Ruinas. Al minuto trentanove, un bel cross in area di Satta è raccolto da Graziani, il quale di testa spedisce fuori di nulla. E a un minuto dal riposto arriva, come una doccia gelata, il pareggio del Ruinas, grazie a una ripartenza che sorprende la retroguardia rossonera con Chessa che nulla può per impedire la rete che riporta la gara in equilibrio.
La ripresa comincia nel segno della San Marco, con una punizione di Piras, dalla trequarti, che si trasforma in un lancio per Orrù, il quale è bravo a sfruttare un’indecisione del portiere, controllando e spedendo in rete per il nuovo meritato vantaggio rossonero.
Ancora San Marco sugli scudi, al minuto cinquantotto, quando da una buona apertura di Orrù per Perra nasce un bel cross per Mele, ben appostato sul palo lontano, ma la sua conclusione non trova lo specchio della porta. Al sessantatreesimo, brividi in casa rossonera, quando un calcio di punizione battuto da posizione favorevole, impatta sulla parte alta della traversa della porta difesa da Chessa. Si tratta di un avviso a cui, dopo cinque minuti, segue la rete del pareggio con un gran gol su tiro da fuori area che va a insaccarsi all’incrocio dei pali, dove Chssa non può arrivare. Ancora Ruinas in gol, ancora risultato di parità. Ma ai rossoneri bastano due minuti per trovare, con il solito Orrù, la rete del momentaneo vantaggio, grazie a un’azione caparbia, la cui conclusione rasoterra supera il portiere e varca la linea di porta per il quattro a tre rossonero. All’ottantaquattresimo, i rossoneri pareggiano il conto dei legni con Satta che centra il palo. A un minuto dalla fine dei tempi regolamentari, quando ormai il risultato pareva portato a casa, ecco che una punizione dal limite in favore del Ruinas, si trasforma nell’incubo della San Marco. Altro tiro imprendibile e altra rete dei padroni di casa che, in tal modo, pareggiano i conti. Tuttavia, il destino pare non voler abbandonare la San Marco e mette, al novantaduesimo, sui piedi di Simbula, la palla che poteva regalare la vittoria ai suo; ma il giovane attaccante cabrarese, giunto a tu per tu col portiere al termine di una bella cavalcata, palla al piede, esita nel concludere perdendo il tempo per mettere la palla in rete, facendosi così soffiare la palla dai piedi dall’estremo difensore del Ruinas, in uscita.
Al triplice fischio, tutti a far la doccia. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca per il modo in cui è maturato e che va ad aumentare la liste dei rimpianti stagionali dei rossoneri, fino a oggi artefici del proprio destino.
Un destino che, da domenica prossima, come detto, sarà rimesso agli esiti delle sfide che vedranno impegnate le dirette concorrenti.
Non resta che crederci ancora e sperare. Confidando sul concreto sostegno della tifoseria lagunare che, domenica prossima, sarà chiamata ad accorrere numerosa al campo, per sostenere i colori rossoneri, magari per esultare a fronte di ciò che adesso appare poco meno di un miracolo.

Dal blog Forzasanmarco