Calcio 1a Categoria C. La capolista CR Arborea “stesa” dalla San Marco

Calcio 1a Categoria C. La capolista CR Arborea “stesa” dalla San Marco

10 Dicembre 2017 Off Di Redazione GuilcerSport 1

La San Marco torna a vincere tra le mura amiche del comunale di Cabras e lo fa contro il C.R. Arborea, capolista del girone C, del campionato di Prima Categoria.
I rossoneri colgono i tre punti casalinghi, che mancavano all’appello dalla prima giornata di questo campionato, al termine di una prestazione superlativa, per la qualità di gioco espresso, per le chiare occasioni da rete create e per la determinazione con cui tutto il team rossonero, è arrivato a questo appuntamento, dopo un periodo travagliato sotto il profilo dei risultati, specie nelle gare casalinghe, dove, finora i rossoneri avevano incamerato solo quattro punti, figli di una vittoria e di un pareggio.

Nella settimana in cui la società ufficializza le cessioni di Jimmy Cossu (ritorno ad Arborea) e Nicola Tiana (in prestito al Tramatza), i ragazzi di mister Dore tornano al successo.
Un successo, ampiamente, meritato contro una formazione solida, la cui posizione in classifica dice tutto sul valore della squadra di mister Sandrino Isu.
E proprio il tecnico degli arborensi, è una vecchia conoscenza del calcio lagunare, avendo militato, sul finire degli anni ottanta, nella San Marco; e con lui, altro ex della partita, il portiere Pierpaolo Medda, che, in due riprese ha vestito la maglia rossonera, lasciando un ottimo ricordo di sé, in laguna.
Mister Dore, così come a Mogoro, una settimana fa, tiene Orrù, prudenzialmente, in panchina.
In campo scendono Chessa, Atzori, Germino, Pisci, Graziani, Chergia, Perra, Siccu, Simbula, Piras, Mele. La gara appare da subito equilibrata, con le due formazioni che paiono essere in grado di controllarsi reciprocamente, senza concedere grandi spazi agli avversari, sul fronte offensivo.
La prima occasione è per la formazione ospite, con l’esperto Ottavio Piras che su calcio di punizione da posizione favorevole, manda verso la porta difesa da Chessa, ma la palla indirizzata al sette del palo lontano, esce alta di poco.
Dopo tre minuti, risponde la San Marco con una bella trama, avviata da Piras, il quale trova il corridoio centrale per Pisci, apertura del mediano rossonero sull’accorrente Perra e conclusione rasoterra di quest’ultimo, con palla che si spegne sul fondo, dopo avere attraversato lo specchio della porta ospite.
Al minuto trentasette, sono i rossoneri a temere il peggio ma ci pensa Siccu ad arpionare la palla quasi sulla linea di porta, sventando un pericolo, con un intervento provvidenziale che vale quasi un gol. Ma è al trentanovesimo che le coronarie dei tifosi rossoneri presenti in tribuna, sussultano.
Un bel cross di Germino, viene spizzato di testa da Mele che fornisce un assist formidabile a Simbula, il quale da posizione invidiabile, piazza la conclusione a rete, ma la palla si infrange sul palo interno della porta difesa da Medda e torna in campo senza che nessun rossonero riesca a intervenire per ribattere a rete.
Allo scadere della prima frazione, un’indecisione tra Atzori e Chessa, in fase difensiva, può costare parecchio alla San Marco, tuttavia, con un po’ di fortuna, la palla finisce sul fondo senza conseguenze.
Si va all’intervallo sul risultato di parità, al termine di quarantacinque minuti equilibrati, con tratti di predominio territoriale rossonero e un palo che nega il vantaggio ai lagunari.
La ripresa si apre con la San Marco avanti, Germino trova Mele, la cui conclusione viene deviata in corner da Medda.
Intorno al minuto sessanta, un episodio che, certamente, incide sul prosieguo del match; il secondo cartellino giallo costa l’espulsione ad Aroffu, con gli ospiti che sono costretti a giocare in dieci uomini, l’ultima mezzora di gioco.
La San Marco in superiorità numerica non pare affondare il colpo e anzi, accusa un calo, pur non correndo grossi rischi e, anzi, al minuto sessantasei, conclude a rete con Mele, un tiro centrale che Medda devia in corner.
Al settantesimo, nel giro di pochi secondi, il direttore di gara, autore di una prestazione tutt’altro che lodevole, allontana dal terreno di gioco i due allenatori. Prima Dore poi Isu sono costretti a lasciare, anzitempo, il campo per accomodarsi in tribuna.
Al settantatreesimo, altra occasionissima per la San Marco, sui piedi di Atzori che in posizione da centravanti, solo davanti a Medda, sbaglia la più facile delle occasioni, facendosi ipnotizzare dal portiere ospite. Passano tre minuti e i rossoneri invocano un penalty per un presunto fallo, in piena area, ai danni di Mele, ma l’arbitro lascia correre.
Al settantottesimo, il cambio che decide il match, fuori Simbula e dentro Cammarota. Sostituzione tra i due giovanissimi fuori quota rossoneri. E proprio il nuovo entrato, ben appostato nel cuore dell’area di rigore avversaria, è bravo, con l’indispensabile collaborazione di Orrù, subentrato a Germino, a scagliare il tiro che supera Medda e porta la San Marco in meritatissimo vantaggio sulla capolista.
Gli ultimi dieci minuti di gara e i successivi cinque di extra time assegnati dall’arbitro, non bastano alla formazione ospite a trovare il pareggio, anche grazie alla grande applicazione di tutti i rossoneri in campo che sono bravi a controllare la gara senza creare patemi al portiere Chessa.
Al novantacinquesimo arriva il triplice fischio e il tripudio in campo e sugli spalti, per una vittoria, voluta e cercata per tutti i novantacinque minuti di gara e meritatamente ottenuta.
Una vittoria del gruppo. La vittoria della società, dell’allenatore e di tutti i calciatori che, specie nelle ultime settimane, hanno attraversato giorni travagliati, senza tuttavia mai perdere di vista la strada maestra, quella che tutti insieme hanno scelto di percorrere, nell’esclusivo interesse della San Marco, mettendo da parte i personalismi per mettersi al servizio del gruppo.
Un percorso virtuoso, i cui frutti, già si erano intravisti nella trasferta di Mogoro me che, contro il C.R. Arborea, sono venuti fuori per la gioia di tutti quanti hanno creduto e credono nelle qualità sportive e, ancor prima, morali, di questo gruppo di dirigenti, tecnici e calciatori, che non si stancano di costruire giorno per giorno, qualcosa di importante per onorare la maglia e ciò che essa rappresenta per il paese di Cabras.
Ora, non resta che continuare su questa scia. Domenica prossima, a Paulilatino, la San Marco avrà davanti una Paulese, impegnata a guadagnarsi la permanenza in prima categoria, come i rossoneri.
Sarà, dunque, uno scontro diretto.

Da Forzasanmarco